COME PROTEGGERE LA PELLE DAI DANNI DEL SOLE

Trascorrere del tempo all’aperto è un ottimo modo per essere fisicamente attivi, ridurre lo stress e ricaricarsi di vitamina D, questo però, stando sempre attenti a non esporsi ai raggi solari senza le dovute precauzioni. Passare molto tempo all’aria aperta sotto i raggi ultravioletti (“UV”) senza le giuste misure protettive, infatti, può aumentare il rischio di ustioni e cancro alla pelle; diventa, dunque, fondamentale proteggere la cute dall’esposizione solare diretta.
Tra le ultime precauzioni che si possono mettere in atto troviamo, dunque, l’utilizzo di una protezione solare adeguata, indossare indumenti protettivi ed evitare la luce del sole nelle ore centrali della giornata, quando i raggi UV sono più forti.

Danni del sole sulla pelle: quali sono?

Il pericolo immediato collegato all’esposizione al sole è la scottatura. Se si guardasse la pelle scottata dal sole attraverso un potente microscopio, si vedrebbe che le cellule e i vasi sanguigni sono stati danneggiati. Con il ripetersi di questo danno, la pelle comincia ad apparire secca, rugosa e coriacea; anche se all’apparenza sembra essere più spessa, in realtà è stata indebolita, di conseguenza si macchierà e rovinerà più facilmente.
Tuttavia, la minaccia più seria legata all’esposizione al sole sono i tumori cutanei, tra i quali il melanoma, diventato ormai uno dei tumori con la più alta prevalenza. I medici confermano che la maggior parte dei tumori cutanei può essere evitata prevenendo i danni provocati dai raggi solari.

Il melanoma: cos’è?

Il melanoma è una neoplasia maligna dei melanociti, cellule che conferiscono la pigmentazione alla cute. Si tratta del tumore cutaneo più frequente, con prevalenza maggiore nel sesso maschile e nell’età adulta.
Tra i principali fattori di rischio, oltre all’esposizione ai raggi UV, troviamo una presenza di numerosi nei corporei, familiarità per tumori cutanei, immunodepressione e fenotipo cutaneo chiaro.

Una regola utile per valutare la presenza di nei cutanei sospetti è quella dell’ABCDE:

  • A: Asimmetria della lesione
  • B: Bordi irregolari
  • C: variazione di Colore
  • D: Dimensioni > 6mm
  • E: Evoluzione → (crescita, variazione di forma, di colore), più importante!

Dunque, se un neo risulta avere un profilo asimmetrico, con bordi irregolari, un colore non uniforme, dimensioni maggiori di 6 cm e varia di morfologia o colore nel tempo, è opportuno sottoporlo all’attenzione del medico

Benefici del sole per la pelle

Tra gli effetti benefici dell’esposizione alla luce solare, troviamo lo stimolo alla produzione di un precursore della vitamina D, importante per il benessere delle nostre ossa e con un ruolo nella prevenzione di alcune patologie, come l’osteoporosi, la sclerosi multipla e il rachitismo.
Risulta evidente, dunque, che la soluzione per non incappare in tumori cutanei non sia fuggire totalmente i raggi solari, ma prevenirne gli effetti nocivi.

Danni del sole sulla pelle: come evitarli?

Ci sono delle semplici ma basilari precauzioni da mettere in atto prima di esporsi ai raggi del sole, ecco quali:

  • Indossare sempre la protezione solare e controllarne il corretto SPF. Un falso mito è che si debba mettere la crema solare solo quando si va in spiaggia: la crema solare andrebbe applicata sempre come schermo protettivo e l’abitudine di metterla dovrebbe diventare ovvia come lavarsi i denti la mattina.
  • Evitare il sole a metà giornata: sarebbe consigliato stare al riparo dai raggi solari tra le 11 e le 15 (12-16 ora legale); queste, infatti, sono le ore in cui il sole è alto e i raggi UV sono più intensi e il rischio di scottatura maggiore.
  • Indossare indumenti che proteggano la pelle: se si ha intenzione di passare molte ore al sole, prediligere vestiti con maniche lunghe e pantaloni o gonne lunghe e indossare un cappello, possibilmente a tesa larga.
  • Indossare occhiali da sole che filtrino i raggi UV dal momento che gli occhi, specialmente quelli di colore chiaro, sono particolarmente sensibili alla luce solare.
  • Evitare l’utilizzo di lampade solari o lettini solari: tali strumenti espongono il nostro corpo ad un contatto diretto con raggi UVB e UVA, esponendo le cellule della pelle ad un danneggiamento del proprio DNA e di conseguenza favorendo i processi di degenerazione tumorale.
SPF: cos’è l’Indice di Protezione di una crema solare?

SPF è un acronimo inglese che significa Fattore di Protezione Solare (“Sun Protection Factor”). Il numero che segue l’acronimo indica quanto il prodotto proteggerà dai raggi UVB. (La maggior parte delle creme solari assorbono anche i raggi): più alto è il numero dell’SPF, maggiore è la protezione che si andrà a ottenere. È raccomandato usare sempre una protezione solare con un SPF di almeno 30. Nel caso in cui si abbia avuto un cancro alla pelle o lesioni precancerose, è necessario usare una protezione solare con un SPF ancora più alto quale 45 o addirittura 50+.

Si possono usare protezioni solari con un SPF basso se non ci si scotta frequentemente?

Se l’obiettivo fosse solo quello di evitare le scottature, allora verrebbe da pensare che sia possibile, niente di più sbagliato! Evitare le scottature non è la ragione più importante per mettere la protezione solare, bensì l’obiettivo principale è evitare o ridurre quanto più possibile i danni dovuti al sole. La pelle può essere danneggiata dall’esposizione costante al sole, sia che si veda o meno la scottatura, è importante tenere sempre a mente che la scottatura è una reazione immediata, ma i danni del sole possono verificarsi durante tutta la vita.

Tutti i tipi di creme solari sono sicuri da usare?

Sì. Ci sono due tipi di protezioni solari: organiche (chimiche) e inorganiche (fisiche). Sono entrambe sicure ed entrambe proteggono dai danni del sole, ma lo fanno in modi diversi. Il livello di protezione fornito da queste due tipologie di creme dipende dal loro SPF. Se la vostra pelle è sensibile e vi preoccupano eventuali allergie o irritazioni dovute all’applicazione della crema, allora potrebbe essere meglio usare filtri solari inorganici, che hanno come ingredienti il biossido di titanio o l’ossido di zinco. Il miglior consiglio è sempre quello di parlare con il vostro medico per qualsiasi domanda o preoccupazioni.

Creme solari: sono sicure per i bambini?

Non solo le creme solari sono sicure per i bambini di età superiore ai 6 mesi, ma se usate regolarmente durante tutta l’infanzia possono prevenire lo sviluppo di tumori della pelle in età avanzata. Alcune ricerche hanno fatto notare che se le creme solari fossero usate regolarmente fin da bambini, ci sarebbe una riduzione del 72% dei casi di cancro della pelle.

Per quanto riguarda i bambini di età inferiore ai 6 mesi, invece, la soluzione migliore risulta essere il rimanere all’ombra e l’utilizzo di indumenti protettivi. Se questi metodi non dovessero essere accessibili per qualche motivo, allora si raccomanda di applicate solo prodotti con filtro fisico all’ossido di zinco, in modo che non penetrino nella pelle, ma agiscano solo come schermo, così da essere potenzialmente molto meno irritanti rispetto ai filtri chimici, tenendo sempre presente che sulla confezione sia indicato SPF 50+.

Protezione solare: come applicarla?

Le creme solari sono molto efficaci se usate correttamente, ci sono alcune linee guida fondamentali da tenere sempre a mente per avere la massima protezione:

  • Applicare la protezione solare almeno 20-30 minuti prima di uscire all’aperto ed esporsi ai raggi solari se si presume che si rimarrà al sole per 30 minuti o più.
  • Applicare la protezione solare ogni 2 ore quando si è all’aperto, anche se il prodotto riporta la dicitura “dura tutto il giorno”. Se ci si bagna o si suda molto, riapplicare la protezione solare più frequentemente.
  • Coprire tutte le aree esposte, comprese le orecchie, le labbra, il viso, il dorso delle mani e i piedi (quando non si indossano le scarpe).
  • Non lesinare con la crema, ma applicare uno strato generoso. Una regola empirica vuole che 45 ml di crema solare (che equivalgono a un bicchierino) siano necessari per coprire tutta la pelle esposta per raggiungere il livello di protezione dichiarato.
  • Se si decide di usare il make-up allora bisogna applicare la protezione solare sotto il trucco: se si aspetta ad applicare la protezione solare prima di arrivare in spiaggia, si potrebbe essere già sudati e l’umidità rende i filtri solari meno efficaci.
Devo evitare la crema solare se ho la pelle sensibile?

Alcune creme solari contengono ingredienti che possono irritare la pelle o determinare reazioni allergiche: risulta fondamentale quindi assicurarsi di controllare il contenuto prima di applicare la crema, leggendo attentamente il foglietto illustrativo. Anche in questo caso, comunque, è meglio rivolgersi al medico e al dermatologo e farsi consigliare la protezione più adatta alla propria pelle.
Occorre tenere a mente, comunque, che la crema solare potrebbe non essere la causa scatenante di una reazione cutanea: molti altri prodotti che entrano in contatto con la pelle quotidianamente, come per esempio profumi, alcuni farmaci e saponi, possono determinare irritazioni o una maggiore sensibilità della cute. Se dovesse succedere, è necessario riflettere sul possibile utilizzo di prodotti (specialmente mai usati in precedenza) e testare l’applicazione di un prodotto alla volta per identificare il potenziale responsabile. In ogni caso, se non si è sicuri degli effetti collaterali di un farmaco, è importante rivolgersi sempre a un medico per un consulto.